Enoturismo in Puglia: una realtà che sboccia
L’enoturismo, ovvero il turismo legato alla produzione del vino, sta crescendo ovunque. In particolare in Puglia dove stanno emergendo nuove realtà promettenti.
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L’enoturismo in Puglia vive una fase di rinnovata attenzione e crescita, trainato da un impegno sempre più marcato delle cantine locali verso l’eccellenza qualitativa dei propri vini.
Questo settore, storicamente incentrato su produzioni di massa, sta ora vivendo una significativa trasformazione, conquistando estimatori in Italia e all’estero grazie a vini che raccontano storie di passione, tradizione e innovazione.
La sfida attuale non si limita alla qualità del prodotto finito ma si estende all’innovazione dei processi produttivi, all’adozione di pratiche agricole sostenibili e alla digitalizzazione, elementi fondamentali per affrontare le nuove dinamiche di mercato e le sfide climatiche.
Enoturismo in Puglia: le Cantine Merinum
Nel cuore del Gargano Cantine Merinum rappresenta un fiore all’occhiello dell’enoturismo pugliese, offrendo degustazioni immersive presso il residence Tenuta Padre Pio a Vieste.
Guidati dalla passione e dalla competenza della giovane imprenditrice Cinzia Quitadamo, gli ospiti possono esplorare le fasi di produzione dei vini garganici, assaporare l’unicità dei prodotti locali e immergersi in un’esperienza che coniuga tradizione e innovazione.
I vini Cinthya, Théos e Don Giovanni sono l’espressione di un lavoro che rispetta e valorizza le radici storiche e culturali del territorio, proponendosi come ambasciatori di una terra ricca di biodiversità e bellezze naturali.
La viticoltura in Puglia: un mosaico di terroir
Sebbene le zone viticole pugliesi siano tradizionalmente concentrate nel sud della regione e nella provincia di Bari, anche la provicia di Foggia emerge come nuova e promettente realtà sia nella produzione di vino con piccole realtà, come Cantine Merinum, sia nella produzione di spumanti, con la pluripremiata D’Araprì di San Severo.
Questa diversificazione testimonia la ricchezza e la varietà del patrimonio vitivinicolo pugliese, capace di esprimersi attraverso un ampio spettro di microclimi e terroir, ognuno con le sue peculiarità e potenzialità.
La Puglia, con la sua storia millenaria nel mondo della viticoltura, testimoniata da influenze fenicie, ha un legame con il vino profondo che viene celebrato non solo nella qualità dei prodotti, ma anche nell’impegno verso un enoturismo consapevole e inclusivo, capace di attirare appassionati da tutto il mondo.
Verso il futuro dell’enoturismo pugliese
L’enoturismo in Puglia rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo. Un ponte tra passato e futuro dove tradizione e innovazione si incontrano.
La valorizzazione di tutte le aree viticole, soprattutto di quelle a vocazione turistica come il Gargano, è fondamentale per consolidare il ruolo della regione, non solo come culla di vini pregiati, ma anche come destinazione enoturistica di primo piano a livello internazionale.
La ricerca condotta da Srm, legata al gruppo Intesa Sanpaolo, evidenzia le immense potenzialità dell’enoturismo regionale.
Proiettando un aumento delle presenze turistiche fino al 20% nei prossimi anni, il settore promette di generare un valore aggiunto considerevole, con un incremento del Pil turistico regionale dal 6,8% al 7,5%.
Leader indiscussa nella produzione vinicola con 10,7 milioni di ettolitri nel 2022, la Puglia dimostra di essere una terra feconda per la viticultura, supportata da oltre 92.000 ettari di terreni vitati e quasi 600 cantine attive.
La sfida è aperta: tra formazione, digitalizzazione, sostenibilità e promozione, la Puglia è pronta a raccontare al mondo la sua storia di terra, vite e vino.