Sulla punta dello stivale si cela un meraviglioso luogo, il Parco nazionale della Sila, che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita. Oggi scopriamo assieme cosa c’è da vedere in Sila.
Dal 30 giugno scorso ‘Le tue notizie di viaggio’ ha uno spazio nel programma “Belpaese, luoghi e sapori d’Italia” in onda ogni venerdì alle 13.00 su FM Nuova Radio Web.
Si parla di viaggi ovviamente e ogni settimana si racconta una diversa destinazione elencando i 5 motivi per cui dovresti visitarla.
La prima intervista l’ho dedicata a Senigallia, una città che conosco da moltissimo tempo visto che abito in una delle sue frazioni.
Per il secondo appuntamento, invece, ho scelto un luogo dell’Italia meridionale a cui tengo particolarmente: la Sila.
Ci troviamo in Calabria e per l’esattezza nella parte settentrionale e centrale.
La Sila è il più grande altopiano d’Europa. Infatti si estende per quasi 74.000 ettari comprendendo 19 Comuni suddivisi nelle 3 province (Cosenza, Crotone, Catanzaro).
La ricchezza di alberi, che coprono l’80% del suo territorio, le ha attribuito l’appellativo di “Gran Bosco d’Italia”.
Veniva sfruttato già ai tempi della Magna Grecia per la costruzione delle navi e fino ad alcuni decenni fa alimentava l’industria del legname, come testimoniato dalla presenza di numerosi luoghi in cui veniva lavorato il legno.
Al suo interno si trova il Parco Nazionale della Sila, dichiarato Riserva della Biosfera dall’Unesco nel 2014.
Ma cosa c’è da vedere in Sila?
Se vuoi ascoltare la mia intervista puoi cliccare play nel riquadro qui sotto, altrimenti continua a leggere per scoprire più da vicino questo fantastico luogo.
5 motivi per visitare la Sila
Nel programma radiofonico “Belpaese, luoghi e sapori d’Italia” in onda ogni venerdì su FM Nuova Radio Web puoi scoprire una nuova destinazione attraverso 5 motivi per visitarla.
Nel secondo appuntamento ho parlato della Sila e del suo parco nazionale.
Un posto in Calabria che andrebbe visitato almeno una volta nella vita per le meraviglie che conserva al suo interno.
Io ho avuto la fortuna di visitarlo per ben 2 volte come travel blogger, una volta in autunno e una volta in inverno, grazie al tour operator Le vie della perla.
Ecco perché è arrivato il momento di scoprire i 5 motivi per visitare la Sila e conoscere cosa c’è da vedere.
1) Natura
Visitare il Parco Nazionale della Sila vuol dire vivere un’esperienza completamente immersi nella natura.
Il Pino laricio è il suo albero simbolo. La sua particolarità è il suo fusto lunghissimo (arriva fino a 50 metri d’altezza) e libero da rami, se non nella sua parte più alta.
Questa caratteristica l’ha reso il legno preferito dai Romani per la costruzione delle loro navi.
Il ricordo più vivo che ho della Sila sono proprio i suoi alberi e i loro colori.

Per vederli più da vicino si può visitare la riserva biogenetica “I Giganti della Sila”, dove gli alberi vengono lasciati crescere senza intervento dell’uomo e se qualche ramo si spezza viene lasciato lì.
In più la Sila è ricca di fauna, in particolare selvatica. Ci sono lupi, cinghiali, lontre, gatti selvatici, volpi, faine e tanti altri che è possibile conoscere meglio nel centro visita del Cupone a Spezzano della Sila (CS) e nel centro visita Garcea a Villaggio Mancuso (CZ).
2) Sciare al Sud
Più che cosa c’è da vedere in Sila qui si tratta di cosa c’è da fare.
Lo avresti mai detto di andare a sciare al Sud anziché al Nord?
Eh già perché in Calabria in inverno nevica.

La Sila raggiunge il suo punto più alto con il Monte Botte Donato (1928 m) e conta ben 3 località dove è possibile praticare sport invernali: Camigliatello Silano, Lorica e Carlomagno.
A Camigliatello Silano in località Monte Curcio c’è la base di partenza dell’ovovia che ti porterà in località Tasso a quasi 1800 metri di altezza.
Io ti consiglio di cercare alloggio proprio a Camigliatello Silano perché è una destinazione molto comoda per gli spostamenti.

A Carlomagno (1600 m), invece, si trova uno dei maggiori complessi per lo sci di fono del centro sud Italia ed è quello che si trova più a sud in Europa.
Si possono fare escursioni diurne e notturne con le ciaspole. Io l’ho fatta di notte e la nostra guida ci ha segnalato un’impronta di lupo… brrr da brivido!
3) Praticare sport
La Sila non è soltanto un luogo dedito agli sport invernali, ma si possono praticare tanti altri sport.

Ad esempio sul lago Arvo, uno dei tre laghi artificiali della Sila, è possibile praticare canoa e canottaggio grazie al Centro Sportivo Lorica.
Tra gli sport bisogna citare il ciclismo perché in Calabria è nata la Ciclovia dei parchi della Calabria: 545 km di pista ciclabile che percorre la regione da nord a sud e attraversa i 3 parchi (Pollino, Sila, Aspromonte).
Sono state utilizzate ex strade provinciali, lungo le quali è possibile trovare strutture ricettive che offrono servizi dedicati ai turisti.
La Ciclovia si è guadagnata nel 2021 l’Oscar italiano del Cicloturismo, assieme alla Provincia Autonoma di Trento.
4) La Sila è vicina al mare
Per chi non può fare a meno del mare, grazie alla sua ampia estensione, i confini della Sila arrivano molto vicini al mare.
Tuttavia se la tua base è Camigliatello Silano, ti farà piacere sapere che puoi raggiungere in un’ora di auto sia il versante tirrenico sia il versante ionico.
La Strada Statale 107 collega Paola, località tirrenica, a Crotone, affacciata sul Mar Ionio, così potrai organizzare una bellissima vacanza on the road e visitare tutto il territorio silano senza rinunciare alla tintarella.

5) Cibo e tradizioni
La Sila è anche ricca di prodotti di origine protetta e non solo.
Il prodotto principe è il caciocavallo silano DOP riconoscibile dal marchio a fuoco, ma non scordare di assaggiare la patata della Sila IGP e il famoso piatto delle “patate mpacchiuse”.
Accanto a questo troviamo il capocollo, la salsiccia, la pancetta, la sopressata e altri prodotti che hanno ricevuto la denominazione DOP.
Se vuoi assaggiare queste specialità puoi fermarti a mangiare al ristorante La locomotiva a San Nicola Silano (CS). Il suo nome deriva dal fatto che è ospitato proprio all’interno di un vagone del treno. Accanto al ristorante è possibile visitare una stazione ferroviaria, da cui transita il Treno della Sila. La linea ferroviaria è una linea a scartamento riotto più alta d’Europa (1400 m).

La Calabria, però, non è solo cibo ma anche artigianato.
È d’obbligo citare la produzione di tappeti di San Giovanni in Fiore, dove vengono tessuti ancora a mano. Nella stessa località ti consiglio di dare un’occhiata alla gioielleria Spadafora, fondata da Giovambattista, l’Orafo delle Madonne.